NVIDIA ha finalmente presentato la sua nuova scheda video mainstream: GeForce RTX 5060. Questo modello rappresenta il punto di accesso alla nuova generazione basata sull’architettura Blackwell, pensata per i gamer che cercano un compromesso tra prestazioni moderne e prezzo contenuto.
Un nuovo punto di partenza per il gaming FHD
La RTX 5060 si propone come erede diretta della 4060, ma con miglioramenti mirati piuttosto che rivoluzioni. Le differenze in termini di potenza bruta sono contenute, NVIDIA parla di un incremento prestazionale del 10-15%, ma le vere novità risiedono nel supporto a DLSS 4 e, soprattutto, alla nuova tecnologia MFG (Multi-Frame Generation). Quest’ultima promette un ulteriore incremento delle performance percepite, soprattutto nei titoli più recenti e nei contesti con supporto avanzato all’intelligenza artificiale.

Con 8 GB di VRAM, la scheda resta chiaramente indirizzata a un utilizzo in Full HD, soprattutto nei giochi più esigenti. Sebbene in teoria possa gestire anche risoluzioni superiori, sarà necessario affidarsi molto all’upscaling intelligente per ottenere buoni risultati.
Un lancio un po’ opaco
Un aspetto insolito del lancio riguarda la disponibilità dei driver, che NVIDIA non ha fornito in anticipo alla stampa. Questo ha reso impossibile, almeno per ora, eseguire test approfonditi: le schede sono in commercio, ma non ancora utilizzabili a causa dell’assenza dei driver certificati. L’azienda ha giustificato questa scelta parlando di ulteriori necessità di ottimizzazione software, ma il risultato è un lancio piuttosto nebuloso.
Disponibilità e prezzi
La GeForce RTX 5060 desktop sarà disponibile negli Stati Uniti a partire da 299 dollari, mentre la versione laptop sarà integrata in notebook con prezzi a partire da 1.099 dollari. Non ci sono ancora informazioni ufficiali sul prezzo consigliato in Italia, ma si attendono aggiornamenti nei prossimi giorni.
Il nostro consiglio è di attendere le prime recensioni prima di considerare l’acquisto: le premesse sono interessanti, ma ci sono ancora molte incognite, soprattutto legate alla VRAM e alla reale efficienza dei nuovi driver.
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