Microsoft si prepara a rivoluzionare il ruolo di Authenticator, la sua popolare applicazione utilizzata da milioni di utenti in tutto il mondo non solo per l’autenticazione a più fattori, ma anche come pratico portafoglio di credenziali. L’azienda di Redmond ha infatti annunciato la graduale dismissione della funzionalità di gestione e compilazione automatica delle password, aprendo la strada a un ecosistema sempre più integrato con Microsoft Edge.
Una transizione a tappe
Questa transizione non sarà improvvisa, ma seguirà una tabella di marcia ben definita:
- Già dal mese scorso, l’app Authenticator ha smesso di accettare il salvataggio di nuove password.
- Da luglio 2025, la funzione di riempimento automatico cesserà di funzionare e verranno eliminate anche le informazioni di pagamento memorizzate.
- Ad agosto, tutte le password ancora presenti nell’app verranno definitivamente cancellate.
Una scadenza importante che coinvolgerà milioni di utenti abituati a usare Authenticator anche come gestore di password.
Perché questa scelta?
La strategia di Microsoft è chiara: centralizzare la gestione delle credenziali all’interno del proprio browser, Edge. In questo modo, le password saranno sincronizzate automaticamente con l’account Microsoft, restando accessibili su qualsiasi dispositivo dove Edge è configurato.
L’obiettivo è semplificare la vita all’utente, offrendo un unico ecosistema per la gestione sicura di password e dati sensibili. Le credenziali non andranno quindi perse, ma “traslocheranno” in Edge.
Cosa devono fare gli utenti
È fondamentale agire per tempo per non rischiare di perdere le proprie password. Chi intende rimanere nell’ecosistema Microsoft deve:
- Impostare Microsoft Edge come provider predefinito per la compilazione automatica nelle impostazioni del proprio smartphone (sia iOS che Android). La procedura è semplice e guidata.
- Controllare che la sincronizzazione dell’account Microsoft sia attiva, così da ritrovare tutte le password salvate anche su PC, tablet o altri dispositivi.
Chi invece preferisce utilizzare un password manager alternativo, può esportare tutte le credenziali memorizzate in Authenticator in un file CSV. Questo file è compatibile con la maggior parte dei servizi di gestione password di terze parti disponibili sul mercato.
Il cuore di Authenticator rimane
Nonostante questa modifica, Authenticator non sparirà, anzi continuerà a svolgere il suo compito principale: garantire l’autenticazione a più fattori (MFA) tramite la generazione di codici di sicurezza e la gestione delle passkey, tecnologia che consente di accedere ai propri account con PIN, impronta digitale o riconoscimento facciale. Un passo importante verso un futuro passwordless, più sicuro e più semplice da gestire.
Conclusione
La mossa di Microsoft conferma la direzione intrapresa da molti operatori del settore: spingere verso soluzioni di autenticazione moderne, abbandonando gradualmente le password tradizionali, considerate sempre più vulnerabili.
Per gli utenti, ora la parola d’ordine è prepararsi: verificare le proprie impostazioni e scegliere come gestire al meglio le credenziali digitali per non farsi cogliere impreparati.
Possiedi una di queste stampanti? Allora leggi l’articolo perchè ci sono delle vulnerabilità critiche!
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